Stemin

Leader europeo nel recupero dei metalli

Stemin S.p.A., azienda appartenente al Gruppo Industriale FECS, è una realtà di livello internazionale operante nel settore metallurgico e leader europeo per recupero, trattamento, commercializzazione di rottami metallici a norma UNI e produzione di leghe in alluminio secondario.

In particolare, l’alluminio è il vero core business aziendale per cui Stemin S.p.A. gestisce tutto il processo di lavorazione: dal recupero e rivalorizzazione degli scarti alla produzione e commercializzazione di semilavorati (lingotti di alluminio secondario), raggiungendo una quota di trattamento di circa il 18% di tutto l’alluminio secondario da recupero circolante in Italia.

Stemin S.p.A. è tra i principali operatori del Consorzio CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) per i consorzi di filiera RICREA per il settore acciaio e CIAL per il settore dell’alluminio.

Vision & Mission

Stemin S.p.A. sin dalla sua nascita ha inglobato nel proprio processo industriale i concetti di recupero e riciclo, affiancandoli alle proprie capacità tecnologiche distintive e a una lungimirante visione.

In questo modo, Stemin S.p.A. è divenuta in pochi anni leader nel settore metallurgico attraverso la verticalizzazione dei processi industriali legati all’alluminio, rendendone il recupero meno impattante, più rispettoso dell’ambiente e più efficiente. Allo stesso tempo ha sempre cercato di mantenere un equilibrio fra obiettivi economici, protezione ambientale e responsabilità sociale.

Stemin S.p.A. si distingue per tre fattori chiave di successo:

KNOW-HOW TECNOLOGICO

QUALITÀ & FLESSIBILITÀ

RISPETTO PER L’AMBIENTE

Recuperare ciò che prima era considerato scarto ed eliminare l’“usa e getta” è il fondamento dell’ECONOMIA CIRCOLARE: un sistema auto-rigenerante di cui il Gruppo industriale FECS è l’esempio perfetto e in cui Stemin S.p.A. rappresenta la madre dell’intera filiera.

Know-how tecnologico

Stemin S.p.A. è una delle poche aziende a livello europeo che, nello stesso sito produttivo, comprende tutte le tecnologie per le fasi di frantumazione, riduzione volumetrica, separazione dei materiali con motori lineari (correnti di Focault), assorbimento atomico e le operazioni di flottazione a peso specifico.

Continui investimenti in innovazione e tecnologia hanno permesso l’installazione dei migliori impianti esistenti sul mercato per la separazione di materiali fino a 3 mm di granulometria, altrimenti impossibili da riqualificare.

Dal 2017, con l’avvento della divisione fusoria, gli investimenti si sono focalizzati nella progettazione e implementazione di due forni per la produzione di leghe in alluminio secondario, dando vita a brevetti internazionali per innovazioni di processo fusorio.

Qualità & Flessibilità

Il fine ultimo di Stemin S.p.A. è di fornire ai propri clienti un servizio di approvvigionamento costante e affidabile, assicurando elevata qualità dei prodotti offerti grazie al puntuale controllo in ogni fase di lavorazione del metallo e all’estrema conoscenza del mercato delle materie prime, costantemente presidiato sia in entrata che in uscita.

Tutte le materie ferrose e non ferrose, primarie e secondarie (e di conseguenza i semilavorati in alluminio prodotti), prima di essere commercializzati vengono sottoposti a severi controlli qualitativi nei nostri laboratori interni di analisi, attraverso verifiche, in taluni casi, fino alla parte per milione.

Le certificazioni ottenute dimostrano la costante attenzione applicata in ogni fase del processo produttivo e la consapevolezza, per il cliente, di trattare con un partner di assoluta affidabilità.

Organizzazione

Nel 2001 la sede principale viene trasferita a Comun Nuovo (Bergamo), in una posizione territorialmente strategica e tra le più importanti arterie di comunicazione del Nord Italia. Nel nuovo stabilimento di 65.000 m2 vengono trattate circa 120.000 tonnellate di rifiuto metallo in ingresso e vendute circa 70.000 tonnellate/anno di semilavorati.

Il Gruppo FECS, inoltre, dispone di altre 3 fonderie di alluminio secondario con base a Ciserano (Bergamo), Nusco (Avellino) e Bucarest (Romania), arrivando a produrre e vendere circa 100.000 tonnellate di lingotti di alluminio in totale all’anno.